L’abominevole progetto nazista della razza pura aveva una mente, ma anche migliaia di braccia. Sono i medici che nei campi di concentramento speciali hanno fatto orribili esperimenti sui prigionieri, torturati nel corpo e nella mente nel folle tentativo di elaborare tecniche di selezione. Prime vittime di questo sterminio parallelo e crudele sono i disabili. Più che nemici o oppositori sono dei pezzi, considerati per qualche difetto o menomazione, come materiale su cui sperimentare. In questi tre libri si raccontano nel dettaglio gli esperimenti condotti dai medici della morte, le torture perpetuate in nome di una scienza folle e disumana. In queste pagine dense di una narrazione cruda si ripercorre una gran mole di documenti. Si tratta di opere straordinarie dal punto di vista storico, ma che sanno anche raccontare con le giuste parole il cuore dell’abominio. Libri essenziali per capire fino a che punto porta il razzismo, quando il suo orribile progetto colpisce i più deboli. Perché anche questo è stato e potrebbe ripetersi.

Karl Brandt (Mülhausen, 8 gennaio 1904 – Landsberg am Lech, 2 giugno 1948), accompagnatore personale di Adolf Hitler e responsabile del programma nazista sull’eugenetica, durante il Processo di Norimberga fu riconosciuto colpevole di crimini di Guerra e crimini contro l’umanità e condannato a morte tramite impiccagione.

Philippe Aziz (1912 – 1990), giornalista e storico di origine algerina. Dedicò la sua professione e la sua vita a ricostruire le storie delle vittime dei lager speciali riservati ai disabili.