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Nei tre anni e mezzo del regime di Pol Pot più di un milione di cambogiani, un quinto della popolazione del Paese, furono giustiziati o morirono di fame. Ma in che modo un sogno utopico di prosperità condivisa si trasformò in uno dei peggiori incubi che l’umanità avesse mai conosciuto?
Per comprendere questo dramma inconcepibile, Philip Short esplora la vita di Pol Pot, dai suoi primi anni fino alla morte. Trascorre quattro anni in Cambogia, intervista i capi superstiti dei Khmer rossi, tra cui il cognato di Pol Pot e l’ex capo di Stato dei Khmer rossi, e passa in rassegna gli archivi, un tempo pre-clusi, di Cina, Russia, Vietnam e Cambogia, per tracciare il destino di un uomo e della nazione che ha portato alla rovina.
Philip Short (1945) è un giornalista e autore britannico. Dal 1967 al 1973 è stato giornalista freelance in Malawi e in Uganda. È poi diventato corrispondente estero per la BBC. Tra le sue numerose pubblicazioni è stato tradotto in italiano anche Mao. L’uomo, il rivoluzionario, il tiranno (2006).
Riccardo Michelucci - Avvenire, 17 marzo 2020
"Nella mente di Pol Pot"
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