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Negli scritti raccolti in questo volume, Villari denuncia per la prima volta i problemi che affliggono il Mezzogiorno d’Italia a distanza di 14 anni dall’unificazione del Paese. Ex Regno delle due Sicilie, il Sud, si presenta come un territorio abbandonato alla propria miseria e al brigantaggio, ma l’analisi dell’autore non è circoscritta al solo Meridione. La questione “sociale” è infatti il secondo aspetto urgente che viene affrontato, in un’appassionata analisi che mette in luce le contraddizioni dell’intero processo risorgimentale.
Pasquale Villari (Napoli, 1827 - Firenze, 1917), storico e politico italiano. Da giovane prende parte ai moti del 1848 contro i Borbone e in seguito viene esiliato a Firenze. Diventa senatore del Regno d’Italia nella XV legislatura e ministro della Pubblica Istruzione nel biennio 1891-92. Nominato accademico della Crusca nel 1898, scrive diversi libri, fra i quali: Niccolò Machiavelli e i suoi tempi (1877-1882), Arte, storia e filosofia (1884), Le invasioni barbariche in Italia (1901), L’Italia da Carlo Magno ad Arrigo VII (1910).