Formato: 15x22
Pagine: 784
Data di pubblicazione: 2024
ISBN: 9788866974963
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Vittoria d'Inghilterra. La sovrana del più grande impero del pianeta

 

 

 

 

 

 

Regno Unito, 1837. Alla morte dello zio Guglielmo IV, Vittoria sale al trono. Ha solo 18 anni e ancora non sa che è destinata a regnare fino al 1901 – il suo regno, di ben 63 anni, sarà il secondo più lungo di tutta la storia britannica, superato solo dalla sua trisnipote Elisabetta II, e prenderà il nome di epoca vittoriana. Nel 1840 Vittoria sposa il cugino di primo grado, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, e per i successivi vent’anni i due sono inseparabili. Quando Alberto muore, nel 1861, il dolore opprimente porta Vittoria a ritirarsi quasi del tutto dalla vita pubblica per diversi anni. La percezione di una mancanza rispetto ai doveri pubblici, unita alle voci sulla relazione con il suo cameriere scozzese, John Brown, le valgono crescenti critiche. Riportata alla ribalta da Benjamin Disraeli, riprende con vigore gli impegni politici fino alla morte, avvenuta nel 1901. Attingendo dai diari della regina Vittoria, la biografia di Elizabeth Longford, ormai divenuta un classico, rievoca i contrasti e le curiosità di un’epoca passata, riuscendo a mostrare la regina, oltre l’effigie severa e consumata dal tempo, quale donna in carne e ossa che si innervosiva, amava e aveva paura.


Elizabeth Pakenham, contessa di Longford, meglio conosciuta come Elizabeth Longford, (1906-2002) è stata una storica britannica. Membro della Royal Society of Literature, ha fatto parte del consiglio di amministrazione della National Portrait Gallery di Londra. È nota soprattutto per le sue biografie di personaggi del XIX secolo, tra cui la regina Vittoria, Lord Byron e il Duca di Wellington.

 

 

 

 

 

 

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