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Nel 1100 la civiltà micenea era appena crollata; nel 650 il mondo storico greco comincia ad emergere davanti a noi. Ora che è possibile leggere in parte le tavolette di argilla trovate in alcuni luoghi micenei, il sistema economico e politico di quel periodo primitivo appare più vicino a quelli del Medio Oriente che a quelli della Grecia storica. Tuttavia, quando arriviamo alla fine di questo periodo, il VII secolo a.C., si trovano ben stabilite le linee generali secondo le quali la civiltà greca si fosse sviluppata durante la fase arcaica e classica. Cosa accadde, quali furono i processi che determinarono il volto nuovo di una civiltà fondamentale per la cultura occidentale? L’ambizioso intento di quest’opera di Chester G. Starr è esattamente quello di ricostruire le origini misteriose della Grecia classica. Su questo punto, infatti, tra gli storici, è sempre esistito un significativo disaccordo, maggiore di quanto si crede. Eppure il misterioso sviluppo della Grecia arcaica è di importanza capitale, perché gli aspetti che fissarono la cultura e la civiltà ellenica classica compiaono come in una coerente sintesi proprio in questi secoli misteriosi. I miti e l’epica non sempre sono d’aiuto. Come scrive Starr: “Se ci proponiamo di spiegare le origini della civiltà greca, dobbiamo fare ricerche proprio in quei secoli in cui il mito manca del tutto: e i racconti patriottici delle fondazioni delle città non ne sono un buon sostitutivo”... Un’opera fondamentale sull’argomento, un classico tuttora punto di riferimento imprescindibile sulla questione.
Chester G. Starr (1914-1999), americano, è stato uno dei principali storici dell’antichità, esperto anche di archeologia e di arte. Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale prestò servizio come esperto della Quinta Armata in Italia, dal ‘42 al ‘46, i suoi risultati hanno dato vita a nove volumi intitolati “Fifth Army History” e “From Salerno to the Alps” (1948).