Con uno stile avvincente, che pone al centro della vicenda storica l’elemento umano, Gli ultimi 100 giorni ripercorre, come in un drammatico conto alla rovescia, i tre mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale. Dalla conferenza di Yalta alla caduta di Berlino, il declino tragico del Terzo Reich viene ricostruito attraverso le testimonianze di decine di personaggi reali: dall’autista personale di Hitler ai generali tedeschi che difesero la capitale (von Manteuffel, Wenck, Heinrici), dai comandanti alleati (Patton, Hodges, Simpson) ai soldati semplici di cui riporta le imprese. Toland intreccia con impareggiabile abilità le testimonianze raccolte e la ricerca di migliaia di fonti, consegnandoci un racconto storico corale e impareggiabile.

John Toland (1912-2004), scrittore e storico statunitense, vinse il Premio Pulitzer per la saggistica nel 1971 con l’opera L’eclisse del Sol Levante (il primo libro inglese a raccontare la guerra del Pacifico dal punto di vista giapponese e non americano). È conosciuto soprattutto per la sua biografia di Adolf Hitler che gli valse la fama internazionale e un grande ritorno economico, ma scrisse anche due romanzi storici. Gli ultimi 100 giorni ebbe una grande risonanza e dalla sua pubblicazione nel 1966 divenne uno dei più famosi racconti storici del XX secolo.