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Scritto sotto forma di diario, Douce France è una testimonianza unica del dirigente comunista Giuliano Pajetta esule in Francia durante il governo Pétain. Il libro è il racconto intenso dell’esperienza di un giovane Pajetta antifascista durante due anni di guerra, dal 1941 al 1942, che prese parte alle azioni dei Francs Tireurs Partisans. Le tematiche centrali dell’opera sono l’attività di resistenza e l’antifascismo che l’autore ha vissuto in prima persona. Scritto con uno stile semplice e naturale, il testo ci consegna pagine preziose di una storia scritta col sangue e i sacrifici di chi non si è mai piegato ai regimi totalitari.
Giuliano Pajetta (Torino, 1915 - Livorno, 1988), antifascista sin da giovane, è costretto a espatriare nel ’31. In Francia organizza i gruppi giovanili comunisti fra gli emigrati italiani. Iscritto al PCI, prende parte alla Resistenza partigiana e viene arrestato dalle SS, che lo deportano nel campo di Mauthausen. Nel dopoguerra diventa un importante dirigente del PCI e dal 1972 al 1981 dirige l’ufficio emigrazione del partito. Ha scritto diversi libri di memorie tra i quali: Mauthausen, Ricordi di Spagna. Diario 1937-39 e Russia 1932-1934.