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Affacciata sul Golfo di Taranto, Sibari fu una delle città più fiorenti della Magna Grecia. Traboccante di ricchezze, non tardò a essere celebre in tutto il mondo greco per il lusso, l’opulenza e il fasto che suscitarono ovunque critica e invidia. Esagerate ricchezze, fasto e indolenza, attirarono su Sibari la Nemesi vendicatrice di ogni eccesso. Se nel tempo e per la prosperità fu la prima tra le colonie achee in Italia meridionale, essa fu anche la prima a sparire. In seguito a una rivalità fomentata dalla furia di una lunga gelosia, Sibari fu presa e devastata nel 511-510 dagli eserciti di Crotone. In questo volume Geneviève Tabouis racconta la parabola di questo antico popolo e ripercorrendo l’origine, lo sviluppo e la fine di questa famosa città, riesce a coglierne e a restituircene l’essenza.
Geneviève Tabouis (1892-1985), è stata una giornalista e scrittrice francese. Oltre alle opere di carattere storico ha svolto un’intensa attività giornalistica e politica, collaborando con i giornali “L’Œuvre” e “La Petit Gironde”. Durante l’occupazione nazista, a causa delle sue posizioni contro il regime, è stata costretta a riparare a Londra per poi trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha fondato il giornale “Pour la Victoire”.