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Affresco di un mondo in prepotente ascesa nelle sue contraddizioni, è il primo volume di una trilogia sul “lungo Ottocento” che prende le mosse dalla rivoluzione francese per arrivare alla Prima guerra mondiale ed è tutt’ora illuminante nello spiegare la genesi della società di massa, il capitalismo, il nazionalismo e l’imperialismo, nonché il ruolo predominante della borghesia. Dal crollo dell’Ancien Régime al primo affermarsi del socialismo, in questo volume, il celebre storico Eric Hobsbawm esamina le trasformazioni epocali avvenute non solo in Francia e Gran Bretagna – paesi che, toccati direttamente dalla rivoluzione francese e dalla rivoluzione industriale, si fecero promotori del cambiamento – ma anche le conseguenze del propagarsi della “duplice rivoluzione” nel resto d’Europa e sulle colonie. Un contributo fondamentale che, attraverso economia, politica e filosofia, abbraccia il senso generale dello sviluppo storico, e costituisce una delle opere più significative nella comprensione della nostra storia recente.
Eric John Hobsbawm (Alessandria d’Egitto 1917 - Londra 2012), è stato uno dei più grandi storici del Novecento. Di formazione marxista, già nella sua prima opera, La svolta della classe lavoratrice (1948), ha posto le basi a quegli studi sulla classe operaia e sul proletariato inglese, sviluppati in Studi di storia del movimento operaio (1964). Tra le sue opere tradotte in italiano: I ribelli. Forme primitive di rivolta sociale (1959), la trilogia, pietra miliare della storiografia moderna, Le rivoluzioni borghesi 1789-1848 (1962), Il trionfo della borghesia 1848-1875 (1975), L’età degli imperi 1875-1914 (1987) e Il secolo breve (1994).