“Sì, io sono Adolf Eichmann”. Questa la risposta lapidaria dell’uomo catturato dal Mossad il 23 maggio 1960 e condotto, dopo un viaggio clandestino, dall’Argentina al carcere di Yaf-Tel Aviv. Quell’uomo di cinquantacinque anni, che aveva lavorato nella filiale della Mercedes Benz di un sobborgo di Buenos Aires, ora era nelle mani di Simon Wiesenthal, il noto “cacciatore di nazisti”. Henri Ludwigg ripercorre la vita della “belva umana”, dalla rapida ascesa nelle file delle SS alla sua sparizione dopo la guerra, dal suo arresto in Argentina alle polemiche suscitate dalla sua incriminazione nello Stato di Israele e, scartando ipotesi inconsistenti e narrazione romanzesca, ci restituisce l’immagine di un uomo che con le sue contraddizioni è stato il maggior carnefice dei nostri tempi.

Henri Ludwigg (1904-1991), storico e scrittore tedesco. Oltre a Io sono Adolf Eichmann, in italiano è stato pubblicato Heil Hitler! La storia completa del neonazismo e dei suoi personaggi in Germania (1969) e il celebre L’assassinio di Hitler. Delitto di Stato o morte da eroe wagneriano? (2009), tradotto in diverse lingue.